Se segui regolarmente le notizie sui videogiochi, questo nome ti sarà sicuramente familiare. Spesso abbiamo una vaga idea di cosa rappresenti questa entità: sappiamo che è ovunque, pur rimanendo abbastanza discreta, ma di solito questo è tutto. Ti proponiamo quindi una rapida panoramica di questo gruppo per capire meglio di cosa si tratta.

Fondata nel 1998, questa società cinese si è inizialmente fatta conoscere con il suo servizio di messaggistica istantanea QQ, per poi espandersi con WeChat, un’applicazione diventata ormai indispensabile in Cina. Vero e proprio hub digitale, WeChat permette di fare tutto con un’unica applicazione: pagare in negozio, fare acquisti online, chattare con gli amici, ecc. Un modello che Elon Musk sogna di replicare con il suo social network X.

Tencent alla conquista dell’industria dei videogiochi

Dal 2003, Tencent si è interessata ai videogiochi, in particolare lanciando la piattaforma online QQ Games, che ospitava piccoli giochi flash multiplayer. Tre anni dopo, l’azienda è andata oltre lanciando il suo primo MMORPG, QQ Fantasy. Il gioco ha riscosso un grande successo, superando i 660.000 giocatori connessi contemporaneamente.

QQ Games supererà i 2 milioni di giocatori simultanei solo pochi mesi dopo, per poi superare i 3 milioni nel 2007. Tencent ha capito di aver fatto centro con il settore dei videogiochi e non si sbaglia, infatti nel 2009 è diventata la più grande piattaforma di giochi online in Cina.

Ma questo successo non si limita alla Cina: nel 2013, Tencent diventa il più grande editore e sviluppatore di giochi online al mondo in termini di fatturato. Il motivo è noto a tutti: l’acquisizione, nel 2008, del 22,34% delle quote di Riot Games, poi, nel 2011, del 92,78%, e, infine, alla fine del 2015, dell’intero capitale azionario. Grazie a Riot Games e ai suoi titoli di punta, ovvero League of Legends, Teamfight Tactics e Valorant, Tencent si assicura entrate considerevoli, ma anche una buona immagine di marca.

L’azienda si ripete anche nel 2015 con Honor of Kings, sviluppato da Timi Studios, che sarà un altro vero successo, raggiungendo molto rapidamente 40 milioni di utenti attivi giornalieri. Nel 2017 il gioco avrà addirittura 80 milioni di giocatori al giorno, per poi raggiungere un picco di 100 milioni nel 2020.

Quando Tencent decide di investire su un progetto, spesso questo assume proporzioni impressionanti. PUBG Mobile, ad esempio, ha superato i 100 milioni di download in tutto il mondo nel 2018. Ma un altro aspetto interessante di questa azienda è la sua capacità di investire enormemente: che si tratti di possedere alcune quote o di controllare un’intera società, Tencent fa la scelta strategica di essere presente ovunque.

Tencent, o l’arte di acquistare quote, ovunque, in ogni momento

Abbiamo già parlato di Riot Games con League of Legends, Teamfight Tactics e Valorant, o di Krafton con PUBG, ma non è tutto. Tencent può contare anche su Digital Extremes (Warframe), Supercell (Clash of Clans, Clash Royale, Brawl Stars), Epic Games (Fortnite), Grinding Gear Games (Path of Exile), DON’T NOD (Life is Strange), Kuro Games (Wuthering Waves), Remedy (Control, Alan Wake), nonché Funcom, Yager, Fatshark, Frontier, PlatinumGames o Kakaogames.

Tencent è inoltre al centro delle discussioni al momento, in particolare a causa della sua partecipazione in Ubisoft. Per mesi, le voci di corridoio nel settore hanno parlato di una possibile acquisizione della società francese da parte del gruppo cinese. Alla fine, Ubisoft ha confermato la creazione di una nuova filiale con Tencent come investitore di minoranza.

Questa nuova entità riunirà diverse saghe di successo, come Assassin’s Creed, Tom Clancy’s Rainbow Six e Far Cry. In ogni caso, sembra che Tencent sia destinata a continuare la sua espansione negli anni a venire e a consolidare la sua posizione di gigante dell’industria dei videogiochi.

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